Il saturimetro è uno strumento molto importante, perché potremo controllare il nostro livello di ossigeno sanguigno, ma anche la frequenza cardiaca e i nostri battiti, che sicuramente sono delle componenti fondamentali per il nostro corpo. Ecco perché è decisamente importante aggiornare e monitorare i nostri dati, in modo che non rischiamo di farci sfuggire una possibile patologia. Oggi tutti questi dati si possono monitorare attraverso un saturimetro, in modo del tutto automatico e semplice anche a casa. Basta utilizzarlo con le dovute accortezze. Questo è un dispositivo di piccole dimensioni, che ci permette di avere degli ottimi vantaggi a livello di comodità, così eviteremo di dover recarci dal medico aspettando per tanto tempo in sala d’attesa. Vediamo in questo articolo che cosa sono i saturimetri e che cosa è il capnografo con cui spesso sono corredati.
Che cosa è un capnografo?
Con il termine capnometria si intende solamente la misurazione della concentrazione oppure della pressione parziale di CO2 che è presente nei gas espirati in un determinato tempo. Quindi con l’analisi si effettua una registrazione continua della CO2 che viene espirata e poi la vedremo rappresentata sul macchinario detto capnografo da una curva. La valutazione che avremo dei suoi dati raccolti grazie agli esami, ci permetterà di avere una conferma sul posizionamento corretto del tubo endotracheale o della sua cannula tracheostomica. Spesso, quando ci sono le prime fasi di soccorso, potrà capitare che la ventilazione venga gestita in modo sbagliato e che quindi i pazienti intubati sulla scena saranno poi ventilati con delle frequenze respiratorie e volumi eccessivamente elevati. Questo potrebbe essere imputato alle molte manovre da effettuare sul paziente assieme alla ventilazione assistita.
Ma che cosa succede con la ventilazione?
Questi sistemi sono in grado di rilevare dei cambiamenti della situazione respiratoria prima della saturazione arteriosa, visto che la presenza di uno stato di ipercapnia potrà precedere delle alterazioni ventilatorie e una desaturazione arteriosa, con valori all’85%. Quindi, disporre di uno strumento complementare ed immediato per poterci aiutare nella ottimizzazione della ventilazione meccanica è molto utile. Inoltre, la rilevazione in modo continuo della quantità di CO2 nei gas espirati potrà poi aiutarci nel monitoraggio e nella individuazione di anomalie nei circuiti respiratori così come nella cannula tracheostomica. Potrà inoltre contribuire alla rilevazione degli eventuali malfunzionamenti del ventilatore così come potrà dare degli input sulla sua efficacia o meno in base alla ventilazione meccanica e andare poi a rilevare degli eventuali peggioramenti delle condizioni del paziente stesso.
I capnometri/capnografi possono essere divisi in due grandi categorie
Esistono i capnometri colorimetrici, che sono realizzati con dei sistemi che reagiscono in modo chimico alla presenza dell’anidride carbonica, variano poi la colorazione del reagente in base al livello di CO2 rilevato. Vengono impiegati praticamente per poter determinare solo il successo di una intubazione tracheale.
Esistono poi capnografi all’infrarosso, che ci consentono accurate valutazioni delle registrazioni continue della CO2 espirata. Questi funzionano per merito del principio della spettrofotometria che va ad assorbimento della luce infrarossa. Dunque, andando a immettere una determinata quantità di gas da analizzare all’interno di una camera, dove ci saranno due fasci a infrarossi che vanno ad attraversare il gas e una miscela di riferimento. I due rivelatori analizzano tramite un microprocessore la differenza dell’assorbimento dei due fasci in uscita. Si avrà poi una lettura comparata in merito alle concentrazioni di CO2 espirata. Il capnogramma che ne deriverà si tradurrà sotto forma di grafico e mostrerà il rapporto tra la CO2 espirata e il tempo, che diventerà una curva sulla quale apparirà l’espirazione, l’inspirazione e lo spazio morto. Oltre che alla curva verrà mostrato di continuo il valore.
Cose da sapere importanti
Va detto che comunque sia, la capnometria/capnografia non potrà mai sostituirsi all’emogasanalisi in base alla valutazione dell’ipercapnia e a dei gas respiratori, in quanto potrà essere soggetta all’errore per una serie di cause. Come per esempio si avrà un’alta concentrazione di O2 o di CO2 nei gas respiratori, ma anche la presenza di gas che sono estranei a quelli che vengono riconosciuti dallo spettrometro del capnometro, che poi sarà rilevato come un aumento di CO2, una elevata frequenza respiratoria, ma anche delle importanti resistenze/ostruzioni e l’interposizione di alcuni filtri tra la fonte di misurazione e le vie aeree. Ma, dato che non è per niente invasivo, il suo essere immediato e i dati aggiuntivi stessi, che producono, sono degli strumenti che tutti i dottori, medici e l’equipe dell’ambulanza dovrebbero avere. Visto anche quanto sia costante l’aumento dei pazienti che sono cronici stabilizzati e anche assistiti sul territorio.
Saturimetro con capnografo
Proprio per questi problemi di ossigenazione vengono inventati dei saturimetri che sono poi corredati di capnografo. Questo perchè in caso di bassa saturazione di ossigeno avremo subito a disposizione uno strumento per la ventilazione, anche se non sarà come una emogasanalisi, ma potrà lo stesso salvarci la vita. Chiaramente sono degli strumenti totalmente professionali, che non potremo utilizzare senza conoscere le dovute procedure. Però, se decidessimo di acquistarlo i modelli con capnografo permettono di essere multifunzionali, totalmente portatili e che possono rilevare con estrema accuratezza ed affidabilità l’SpO2, il battito, l’EtCO2 e la respirazione. Vengono già dotati di un display che è retroilluminato e che ci indica graficamente l’SpO2, l’EtCO2 e le funzioni TREND tutte in un solo schermo. Sono completi del sensore, del loro adattatore per ricaricare il dispositivo, di un filtro e della borsa stessa per il trasporto. Si possono collegare anche al PC via USB, per poter analizzare i dati del paziente e le statistiche stesse.
In conclusione
Siamo arrivati alla parte finale dell’articolo, dopo aver letto quanto è importante il saturimetro con capnografo, si deve anche sapere che non sono comunque degli strumenti da prendere sottogamba o da utilizzare senza conoscere il loro funzionamento. Questi dispositivi medici sono a uso esclusivo del personale sanitario, perché sono molto differenti dai tradizionali saturimetri. Se decideremo di acquistarne uno, dovremo tenere conto che avranno comunque un costo elevato e che dovremo conoscere quello che stiamo utilizzando. Altrimenti rischieremo davvero di rimetterci con la salute stessa, chiedete sempre consiglio al medico.