L’utilizzo maggiore di un apparecchio come il saturimetro ha iniziato a far pensare alle persone di poterlo creare anche a casa o addirittura di smontarlo e cambiare delle parti. Ma non sappiamo se questa potrà esssere una buona idea, visto anche il fatto che non sussiste poi una certezza nei rilevamenti. Ma, se vi state chiedendo se è possibile inventare un saturimetro in totale autonomia e a casa, la risposta è positiva. In questo articolo troverete una piccola guida su come sia possibile farlo.
Saturimetro: cos’è e quando utilizzarlo?
Il saturimetro, è un piccolo dispositivo medico che si può utilizzare sia al polso che al dito. Quelli da dito sono considerati i dispositivi medici in grado di dare letture più accurate e precise. Lo scopo del saturimetro è quello di darci indicazioni molto importanti sullo stato della salute di chi lo usa. I valori di chi lo usa e che vengono poi rilevati sono quelli riguardanti la saturazione dell’ossigeno nel sangue, dunque l’emoglobina che si lega al gas e la frequenza cardiaca. In principio del saturimetro è stato quello di essere utilizzato in ambito ospedaliero, cosa che oggi è possibile anche comodamente a casa. L’uso del saturimetro è un bene, perché permette consente alle persone di poter tenere sotto controllo i loro valori in maniera completamente autonoma, senza dover per forza di cose andare da infermieri o dottori.
Come si utilizza?
Saturimetro home made
Come già detto in precedenza, quello che ci sentiamo di consigliare è di acquistare un prodotto già pronto, visto che si dovrà avere la certezza della veridicità delle misurazioni. Ma questo vale anche alla luce dei prezzi ridotti a cui è possibile trovare degli ottimi saturimetri. Avremo bisogno di carta e penna, questo per prendere appunti su tutto quello che ci servirà per avere il saturimetro fatto in casa:
- una gruccia di quelle da gonna con pinze;
- un led che sia chiaro/luminoso;
- un LDR.
Procedimento
Prima di tutto, dovremo andare a rimuovere le pinze dalla gruccia, sarà l’unica parte che ci servirà. Per cui dovremo smontarle e fare un buco con il trapano su tutte le sue parti. Il buco è importante che sia fatto esattamente al centro della gomma, così da poterci applicare la luce LDR, quindi utilizzare la colla quella a caldo per bloccare il fotoresistore. Dopodiché, nell’altra parte della clip applicheremo il LED. Poi, non ci resta altro da fare che andare a collegare i fili e a scaricare il software che ci permetterà di utilizzare il pulsossimetro creato da noi. Molto importante ricordare che i dati sono rilevati in base a un algoritmo. Quando si vanno a confrontare con il saturimetro standardizzino e quello home made sembra che il secondo abbia comunque sia una buona attendibilità.
Valori delle misurazioni
Dobbiamo conoscere però anche a quanto devono risalire i valori della saturazione dell’ossigeno nel sangue. Vengono ritenuti in genere nella norma dei valori che sono compresi tra 95% e 100%, anche se un valore del 100% possa indicare un’iperventilazione, ma nel caso di valori tra 90% e 95% si associano ad una probabile ipo-ossigenazione. Al di sotto del 90%, infine, potremo essere in presenza di un’ipossiemia.
Pulizia di un saturimetro
La pulizia del saturimetro, deve essere effettuata solamente una volta, con lo strumento totalmente spendo e con le batterie rimosse, nel caso sia quello con pile usa e getta. La pulizia si fa utilizzando dell’alcool di quello per uso medico che è al 75% e di un panno morbido e asciutto per pulire la superficie esterna del dispositivo. Si raccomanda, soprattutto prima di procedere alla misurazione, di pulire il dito ma anche la parte in gomma dell’apparecchio a contatto con il dito stesso. Così come si deve fare attenzione a non far scorrere liquidi all’interno del saturimetro durante la pulizia, neanche di andare a immergere parti di quest’ultimo in qualche liquido. Dopodiché asciugare il dispositivo e rimettere le batterie se presenti.
Consigli
Importante, durante l’utilizzo di non muoversi troppo, evitando cose del tipo un sollevamento del braccio, soprattutto se si sta eseguendo una misurazione dal dito: preferibile, in tal caso, sarà meglio appoggiare la mano sul ventre senza essere in tensione.