Esistono diverse discussioni che fanno riferimento a questa domanda, ma quasi tutte hanno risposte positive. Poiché il saturimetro non è affatto dannoso, né per bambini, neanche neonati e tantomeno gli anziani. Ma perché? Questo semplicemente perché un saturimetro non è invasivo e quindi non risulta dannoso. Andremo a vedere in questo articolo la spiegazione del perché non sia uno strumento pericoloso per il nostro organismo.
Perché si fa uso del saturimetro?
Misurare è compito di questo strumento, poiché esso è in grado di rilevare la percentuale di “ saturazione dell’emoglobina”. Quindi, questo saturimetro serve in sostanza per la valutazione della quantità di ossigeno presente nel sangue del paziente. Va ricordato che l’ossigeno è presente nel sangue in due diverse forme.m La prima è quella che lo vede “ disciogliersi” in forma gassosa, insufficiente a garantire i processi metabolici dell’organismo. L’altra forma si lega alle molecole di emoglobina presenti nei globuli rossi. Visto che si vuole controllare se l’ossigeno presente nel sangue del nostro paziente sia sufficiente, basterà sapere se il paziente è o non è in insufficienza respiratoria, questo sarà in insufficienza respiratoria se presenterà una saturazione dell’emoglobina inferiore a circa 91%.
Come si utilizza un saturimetro?
La misurazione della saturazione dell’emoglobina è fatta analizzando il sangue capillare che scorre nei microscopici “vasi” capillari. Si deve prestare attenzione, se, dovessimo avere le dita fredde, poiché l’ossimetro misurerà valori di saturazione del sangue capillare ben al di sotto dei valori effettivi di saturazione arteriosa. Ovvero esso andrà a sottostimare il dato reale. Il saturimetro assomiglia a una molletta che si applica al dito o al lobo dell’orecchio e si collega a un display. Il dito va a contatto da un lato con la sonda luminosa e dall’altro con un rilevatore, che è collegato a sua volta al display che mostra i valori rilevati.
La sonda emette delle radiazioni luminose a diverse lunghezze d’onda. Le seguenti radiazioni oltrepassano il dito fino ad arrivare al rivelatore. In questo modo, la luce viene assorbita dall’emoglobina in maniera diversa. Ovvero, l’emoglobina legata all’ossigeno va ad assorbire soprattutto la luce infrarossa. Dopodiché l’emoglobina non legata all’ossigeno assorbe la luce rossa. Potendo sfruttare tale differenza di assorbimento fra l’emoglobina legata all’ossigeno e quella non legata, il pulsossimetro è in grado di calcolare la saturazione di ossigeno nel sangue.
Dove si compra e quanto costa un saturimetro?
Il saturimetro si può acquistare nelle farmacie, che siano online o fisiche, ma si possono anche acquistare su Amazon, eBay o ePrice. I prezzi cambiano a seconda del produttore e del negozio, è comunque di importanza valutare se sia per uso domestico o professionale. Poiché per un uso domestico andrà benissimo uno strumento che costi all’incirca 30 euro. Una cosa importante da sapere, è che se lo cercassimo online, va saputo che i saturimetri sono chiamati anche pulsossimetri, mentre il nome inglese è oximeter. Importante vedere per confrontare due modelli è la precisione delle misurazioni della SpO2%: il modello migliore è quello che dà un’incertezza minore chiaramente.
Perché il saturimetro non è pericoloso o dannoso?
Si sentono voci che fanno riferimento a un uso dannoso per l’organismo, perché si pensa che la parola radiazione sia subito qualcosa di negativo. Di solito è così, ma quelle che emette un saturimetro sono semplicemente dei raggi infrarossi che misurano il livello di ossigeno nel sangue. Non hanno niente di malsano o di nocivo per la nostra salute. Inoltre, un saturimetro non è invasivo poiché la misurazione è totalmente indolore, neanche sembrerà di aver misurato. Sentiremo solo il bip finale della fine della misurazione, ma non sarà mai qualcosa che andrà sotto pelle o che immetterà sostanze nel nostro sangue, perciò potete stare tranquilli e potete usarlo senza problemi.
