Siamo arrivati a parlare dei saturimetri entro i 100 euro, ma che cos’ha in più un pulsossimetro con un prezzo superiore ai 100 euro rispetto ad uno di 10 o 20 euro? Andiamo a scoprirlo in questo articolo.
Differenze di prezzo
I saturimetri sembrano tutti uguali, si parte posizionando il dito nel pulsossimetro ed esso svolge le sue misurazioni. I pulsossimetri da dito nelle versioni base hanno un costo che arriva fino a 30-50 euro. Essi sono degli strumenti che si rivelano molto versatili e di rapido utilizzo. Spesso consigliati per il fitness con l’obiettivo di un monitoraggio autonomo. Ma, va detto che i modelli più costosi hanno una tecnologia elettronica e software più complessa.
Modelli di saturimetri
Esistono saturimetri da 20 euro che hanno ottenuto le certificazioni e sono utilizzati in ambito militare. Ci sono dei saturimetri che oltre a compiere le misure possono avere anche una capacità di memoria diversa e possono monitorare i dati per ore e archiviarli. Sul web esistono saturimetri da dito che costano più di 300 euro. Essi di solito sono iper tecnologici e hanno uno schermo ad altissima risoluzione e a colori, ma la particolarità è che sono touch screen. Si collega al telefono o tablet attraverso il bluetooth. Essi sono strumenti che ci danno informazioni importanti per il monitoraggio di persone con patologie cardiache o respiratorie.
Prezzo
Per ogni modello ci sono diversi prezzi a seconda delle tecnologie. Per esempio, su Amazon ci sono decine di saturimetri a partire da 10 euro, basta vedere l’elenco. I prezzi dei saturimetri da dito si sono abbassati relativamente tanto, con 30 euro o anche 20 euro. Oggi, soprattutto grazie alla concorrenza che offre Amazon è possibile trovare più modelli a prezzi inferiori a 100 euro. Tanto è che si stanno assestando sui 20 euro, pure dei modelli che presentano una curva dell’indice di perfusione e lo schermo oled. Come del resto, i saturimetri da monitoraggio continuo che sono arrivati a meno di 200 euro mantenendo un elevato contenuto tecnologico.
Consigli
Tra i vari modelli di saturimetri, troviamo i più economici che sono i saturimetri da dito, sono strumenti delicati, tanto che alcuni offrono nella confezione una custodia protettiva. Sicuramente precisione e sensibilità dipendono dalle condizioni, sia che esse siano quelle d’uso oppure ambientali, per questo se usati su se stessi per curiosità o per fitness vanno bene all’incirca tutti i modelli, ma quando essi vanno utilizzati su di un paziente con problemi cardiologici o polmonari è meglio chiedere ogni volta che si hanno dei dubbi. Parlare di prezzi è difficile, perché spesso ci sono offerte a tempo, soprattutto se si dovessero acquistare su Amazon. A 20-40 euro non si può pretendere chissà cosa, il display è semplice, quindi anche in ambiente ospedaliero non sono consigliabili per un monitoraggio continuo, ma per accorgersi di un segnale di allarme possono andare. Questi modelli possono misurare la saturazione, la frequenza cardiaca e l’indice di perfusione. Il prezzo però non cambia, poiché questi modelli si trovano anche in occasioni a partire da 20 euro a salire fino a 40, basta sapere attendere il momento giusto.
Cos’è l’Indice di Perfusione?
Giustamente vogliamo capire a cosa corrisponda la misurazione dell’indice di perfusione. Esso è un valore numerico che sta ad indicare l’intensità della pulsazione nel punto in cui viene posizionato il sensore stesso. Diciamo che esso è un valore relativo che va a variare da paziente a paziente ed in base alla zona in cui viene posto il sensore. Per valori superiori al 4% la misurazione è ritenuta attendibile.
Conclusione
A partire dal 2020, data anche la situazione, nella totalità dei prodotti c’è stato un aumento di prezzo, con incrementi di prezzo compresi tra +5% fino al +87%. Perciò, adesso a meno di 100 euro potremmo trovare dei modelli base che però non costeranno meno di 40 euro.