Quando parliamo di saturimetri, intendiamo nei piccoli strumenti che hanno compito di misurare i livelli destinazione presente nel nostro sangue. Si tratta di una tipologia di prodotto molto importante che consente di effettuare le misurazioni periodiche al fine di monitorare la nostra situazione livello corporeo. Parliamo di ossigenazione perché bisogna capire se, effettivamente, riusciamo ad immagazzinare all’interno dei nostri polmoni tutta l’aria che respiriamo durante la giornata.
Tra le varie tipologie di saturimetri presenti sul mercato, tra i modelli più noti e diffusi troviamo i cosiddetti saturimetri da dito.
Saturimetro da dito, cos’è e come funziona
Il saturimetro da dito permette di effettuare delle misurazioni del livello di ossigenazione del sangue assolutamente non invasive e indolori in totale tranquillità. Infatti è possibile acquistare presso i siti ufficiali dei rivenditore per poter effettuare queste misurazioni comodamente nella propria abitazione senza doversi recare per forza dal medico di base. Ci sono molte tipologie di pulsossimetri presenti sul mercato, da dito, da polso, palmare o da tavolo, ma il modello che stiamo analizzando in questo articolo è sicuramente tra i migliori in termini di comunità e utilizzo, questo grazie alla sua tascabilità dovuta dalle piccole dimensioni con cui si presenta, consentendo di effettuare tali misurazioni in qualsiasi momento, in modo tal era monitorare e prevenire alcune problematiche legate alle capacità respiratorie.
Struttura del saturimetro
Quali sono però le parti principali che costituiscono il saturimetro e ne determinano il funzionamento? Te lo sei sempre domandato e non sei mai riuscito a darti una risposta su come venissero determinati i dati misurati? Si tratta di un prodotto diviso sostanzialmente in tre parti omogenee tra di loro, ossia tre componenti il cui funzionamento è determinato reciprocamente dalle altre.
Innanzitutto il fulcro del dispositivo determinato dalla sonda, una sorta di pinza dentro la quale si inserisce il dito per effettuare la misurazione. Questa componente ha il compito di determinare la rilevazione dei dati. Si tratta della parte principale del saturimetro ed è possibile effettuare le misurazioni sia attraverso il dito che, per chi lo desiderasse, tramite il lobo dell’orecchio.
Ovviamente queste due componenti non sono sufficienti per effettuare le misurazioni e rilevare i dati. Infatti è necessaria la presenza di alcuni sensori che riescono a comunicare con la sonda attraverso la presenza della fotocellula. In questo modo vengono emesse delle radiazioni luminose che consentono di rilevare i dati necessari a determinare il risultato della misurazione.
Funzionamento
Come abbiamo già detto nei paragrafi precedenti, la misurazione che si effettua con il saturimetro da dito è assolutamente invasiva e indolore, oltre che molto semplice. Infatti per procedere con la rilevazione dei dati basta appoggiare il dito nell’apposita fessura della sonda, nella pinza per capirci. Per fare questo è sufficiente sollevare le due estremità del dispositivo che agiscono come da mollette. Una volta effettuati questi due procedimenti, per poter dare inizio alla misurazione, è sufficiente premere il piccolo tasto posto sul centro del dispositivo.
Un consiglio utile, utile allo scopo di effettuare una misurazione corretta, è quello di lavarsi molto bene le mani in modo tale da aumentare il flusso di sangue e la temperatura. Per le donne invece è consigliato rimuovere qualsiasi residuo di smalto dalle unghie dato che potrebbe in qualche modo alterarne l’efficacia della misurazione.
Valori, quando allarmarsi
Ovviamente esistono dei parametri che indicano la regolarità dei nostri valori corporei, quando effettuiamo delle misurazioni i valori considerati “alla norma” sono solitamente sopra il 95%. Parliamo di valori ideali quando abbiamo di fronte dei dati che indicano dei numeri come il 97 e il 98%, in questo caso si può considerare la situazione ottimale.
Per concludere
In conclusione possiamo dire che il saturimetro da dito sul mercato rappresenta la scelta più comoda se si vuole possedere uno strumento di piccole dimensioni da utilizzare all’occorrenza oppure periodicamente per monitorare la propria situazione corporea. Il prezzo d’acquisto non è alto e comporta una spesa non eccessiva. Ovviamente questo dipende molto dal tipo di prodotto che si ha intenzione di acquistare e gli optional tecnologici di cui dispone. Per intenderci il prezzo può variare da un dispositivo che dispone di sensori di avviso nel caso si verificassero dei dati allarmanti rispetto ad un dispositivo che non li ha.
Detto questo possedere in casa un pulsossimetro non è obbligatorio ma si può tranquillamente dire altamente consigliato.