Il Saturimetro permette la misurazione dei valori dell’ossigeno nel sangue. La saturazione di ossigeno è un parametro che riflette la percentuale di molecole di ossigeno legate all’emoglobina, permettendo di stabilire lo stato di ipossiemia.
Saturimetro: cos’è?
Il dispositivo è dotato di una sonda e di due diodi foto-emittenti, ovvero sono dei sensori che emettono raggi luminosi di lunghezze d’onda diverse fra loro e comunicano con una fotocellula. L’indice ematico si calcola attraverso l’assorbimento della luce emessa dal saturimetro applicato su un dito della mano. L’elemento utile per la valutazione della saturazione dell’ossigeno è il colore del sangue, se è ossigenato, è di una tinta rosso brillante, viceversa, è più scuro.
Come si usa il saturimetro?
Il saturimetro è molto semplice e piccolo. I modelli di saturimetro sono molto simili tra loro, il più comune è quello da dito, ma esistono anche versioni da polso, pensati per rilevare altri parametri durante il sonno. Il pulsossimetro permette di rilevare il livello di SpO2 e la frequenza cardiaca. I dati vengono poi visualizzati su uno schermo al LED.
Applicazioni per smartphone
Sono state pensate delle applicazioni per i nostri smartphone, che ci permettono di avere sempre a disposizione la misurazione della saturazione di ossigeno nel sangue. Si chiama ossimetria, essa è utile per tenere sotto controllo la percentuale di saturazione dell’ossigeno nel sangue ed è utile per monitorare le apnee notturne e la funzionalità polmonare. C’è un’applicazione ideata proprio da una casa farmaceutica, che permette di eseguire l’esame dell’ossimetria e avere subito a disposizione i dati su ogni dispositivo, smartphone e tablet. Funziona così:
- Accedere a “le mie misurazioni” per scegliere la funzione. Ma si può anche accedere a “i miei esami” per vedere i risultati dell’esame effettuato presso farmacie o centri medici.
- I dati di saturazione percentuale dell’ossigeno ottenuti grazie a dispositivi medici accurati e certificati, poi caricati, diventano subito disponibili per noi e per il nostro medico.
- Effettuare una nuova misurazione e inseriamo i parametri misurati. Aggiungere la nota e salvare tutto.
- Si potranno subito consultare i dati da qualsiasi dispositivo scaricando appunto l’app o accedendo al PC alla web App dedicata.
Perché misuriamo il livello di saturazione di ossigeno nel sangue?
Il monitoraggio non invasivo dei valori di saturazione d’ossigeno va sempre fatto, è molto importante per valutare rapidamente la necessità di ricorrere alla ventilazione assistita. Monitorare i valori di saturazione di ossigeno non è importante a soli fini diagnostici, ma anche per verificare l’efficacia delle terapie farmacologiche o di altri trattamenti intrapresi.
Valori di riferimento
La saturazione di ossigeno è nella norma quando i valori risultano superiori al 95%, mentre inizia a diventare patologica se pari o inferiore al 90%. Si parla di ipossia se il saturimetro evidenzia indici inferiori al 95%.
Risultati e valutazione
La saturimetria ci permette di sapere se i valori di ossigenazione del sangue sono normali o inferiori alla norma. I risultati, infine, ci permettono di individuare e capire se c’è un’insufficienza respiratoria e di quale entità essa sia. Se presenteremo una quantità ridotta di ossigeno nel sangue si potrà denonimare ipossiemia. Questa condizione ha come effetti e manifestazioni il pallore della cute e delle mucose, iperventilazione e dispnea, oltre che ad andare a generare uno stato di confusione e spaesamento. Le cause possono essere dovute a dei disturbi della ventilazione e di ossigenazione, come per esempio le apnee notturne, la polmonite, l’embolia e nel peggiore dei casi anche a un’insufficienza respiratoria. Tutto ciò porta a una ipoventilazione alveolare, cioè l’aria che lascia i polmoni ha meno ossigeno rispetto alla norma. Questo può succedere anche quando le vie respiratorie sono occluse.
Importanza dell’ossigeno nel sangue
L’ossigeno è scarsamente solubile in soluzioni acquose, quindi la sopravvivenza dell’organismo umano è subordinata alla presenza di quantitativi adeguati di emoglobina. Ecco perché in un individuo sano più del 98% dell’ossigeno presente in un dato volume di sangue viene legato all’emoglobina e trasportato dagli eritrociti, ovvero le cellule del sangue detti anche globuli rossi o emazie.
Cos’è l’emoglobina
L’emoglobina è una proteina che si trova all’interno dei globuli rossi. Con la presenza di questa proteina si garantisce una funzione fondamentale per l’organismo:
- La trasportazione dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti, in tutti i distretti del corpo. Nel suo viaggio di ritorno nel sangue venoso, l’emoglobina trasporta l’anidride carbonica ai polmoni, da dove essa viene espulsa con l’aria espirata. Ecco perché è importante che i valori di emoglobina siano valutati con attenzione.
Anemia
L’anemia, che può essere individuata attraverso il saturimetro, è una condizione in cui il numero di globuli rossi non è sufficiente a trasportare abbastanza ossigeno tanto da soddisfare i bisogni dei diversi tessuti e organi del corpo. I sintomi che la contraddistinguono più spesso sono:
- Il pallore,
- La tachicardia,
- La stanchezza,
- La dispnea da sforzo,
- Elevata irritabilità,
- L’insonnia,
- Una accresciuta predisposizione alle infezioni.
La cura dell’anemia dipende dalla ragione che l’ha originata, se vi è mancanza di acido folico basta integrare la vitamina assente per via orale, se, invece c’è una mancanza di vitamina B12 la cura include iniezioni intramuscolari della stessa vitamina.