L’ossigeno che entra nei polmoni viene trasmesso nel sangue. Il sangue va a trasportare l’ossigeno agli organi del nostro corpo. Il modo primario in cui l’ossigeno viene trasportato nel sangue è attraverso l’emoglobina. Attraverso il saturimetro, disposto a pinza e posizionato su un dito, si possono leggere i livelli dell’ossigeno tramite piccoli fasci di luce che attraversano il sangue nel dito. Tramite esso si può vedere anche l’andamento del battito cardiaco e misurare in maniera non invasiva la quantità di emoglobina nel sangue. C’è un modo anche di costruirsi un pulsossimetro fai da te, andiamo a vedere in questo articolo.
Cosa cambia con il dispositivo fai da te
Con questo dispositivo non cambia niente, è sempre un saturimetro, con la differenza che è fatto in casa. Logicamente è possibile visualizzare il battito del proprio cuore ovviamente a solo titolo informativo. In questo progetto, si utilizzano entrambe le operazioni di ossimetria e di rilevamento della frequenza cardiaca, in modo da poter rilevare contemporaneamente sia la frequenza cardiaca sia la saturazione di ossigeno. Va detto che è sempre meglio comprarne uno creato da esperti o comprarlo in negozi specializzati. Si tratta sempre di un rilevatore di non poca importanza.
Problemi rilegati alla costruzione fai da te di un saturimetro
Può succedere che un saturimetro non funzioni, ma da cosa dipende? Potrebbe darsi che i fotoresistori, per qualche motivo, potrebbero non fornire un valore standard della resistenza, e quindi si avrà bisogno di diversi aggiustamenti e di esperienza con i dispositivi elettronici. Ci può essere anche una forte instabilità dei valori soprattutto dei battiti cardiaci, potrà essere un problema di sensore difettoso, oppure di codice non ottimizzato, infine potrebbe essere che il sensore ha caratteristiche troppo instabili.
Valori nella norma
In una persona sana, i valori nella norma della saturazione variano tra il 97% e il 99%. Al di sotto di questi, si iniziano a vedere dei problemi e si può parlare di ipossia, ovvero di ridotta quantità di ossigeno disponibile nel sangue. In alcuni individui, può essere accettabile scendere fino al 95%, ma solo dopo che si è parlato con il medico ed effettuato una visita. Per il resto, ecco i parametri a cui fare riferimento:
- tra il 96% e il 91% ipossia lieve,
- tra il 90% e l’86% ipossia moderata,
- dall’85% in poi ipossia grave.
Consigli sulla misurazione
Altra buona considerazione per misurare correttamente è di evitare di monitorare il valore quando si hanno le mani fredde, dato che significa che c’è poco sangue nei vasi che vanno a irrorare gli arti e, di conseguenza, il risultato potrebbe essere falsato.
Curiosità
La corsa all’acquisto del saturimetro si è vista principalmente da quando il Governo ha dotato le persone affette dal Coronavirus, che quindi erano in quarantena domiciliare, di pulsossimetri per monitorare da casa la loro situazione dell’ossigeno. Da questa situazione c’è stata una corsa al saturimetro, ma in realtà non è uno strumento con cui “giocare”. Importante è acquistare un saturimetro solo ne abbiamo davvero la necessità e si dovrà usare solo con l’aiuto e le indicazioni di personale sanitario.
Prezzi
Se si vuole fare da soli un saturimetro ci troveremo a spendere per acquistare i materiali, tanto vale comprarlo di sana pianta. Il costo di un saturimetro è aumentato negli ultimi tempi, i prezzi dei prodotti analizzati variano da un minimo di 15 euro fino ad un massimo di 100 euro. Il prezzo medio si trova intorno ai 50 euro. Oggi si possono ordinare su Amazon e sui vari siti online, oppure andare a comprarlo in farmacia. I prezzi di questi dispositivi su i siti vanno da un minimo di 25 euro ad un massimo di 90 euro. Il prezzo medio anche sulle piattaforme online è intorno alle 50 euro.