Hai bisogno di un saturimetro ma non sai dove trovarlo? Leggendo in internet non sei riuscito a capire se te ne serve uno specifico per adulti o pediatrico? Sei nel posto giusto, grazie a questa guida trovi le risposte ad ogni tua domanda. Prima di tutto, cos’è un saturimetro? Si tratta di un dispositivo atto a comunicare importanti nozioni in relazione alla saturazione arteriosa di ossigeno. Chiamato anche ossimetro o pulsossimetro è quindi utilissimo per riscontrare eventuali carenze di ossigeno nel sangue (ipossia). Il suo utilizzo permette di controllare le funzioni respiratorie del soggetto quali la frequenza cardiaca, l’indice di perfusione (la pulsazione a livello del posizionamento del suddetto strumento digitale) e la curva plestimografica (andamento della pulsazione).
A cosa serve un saturimetro
Come già preannunciato il saturimetro è necessario per monitorare il livello di ossigenazione del nostro sangue, o meglio per utilizzare dei termini più tecnici il suo livello di saturazione. Si tratta di un fattore molto importante in quanto, se riscontriamo dei dati che superano la soglia standard di normalità, possiamo trovarci a dover affrontare situazioni di scarsa ossigenazione del sangue, oppure casi in cui il livello supera la norma. In poche parole È un monitoraggio che serve per capire se riusciamo effettivamente ad immagazzinare all’interno del nostro organismo tutta l’aria che respiriamo.
Di conseguenza quando ci troviamo a dover affrontare situazioni spiacevoli come una scarsa presenza di ossigeno nel nostro corpo, si può dar vita problematiche legate ad un’anormale frequenza cardiaca, chi può generare a sua volta sensazioni di vertigini, stress, emicrania e molto altro. Per questo motivo si si possiede in casa un saturimetro è consigliato effettuare periodicamente una misurazione dei dati, in modo tale da assicurarsi che sia tutto e sotto controllo.
Come è fatto e quali tipi di saturimetro esistono
Il saturimetro è costituito da una sonda e due sensori che emettono luci diverse in comunicazione diretta con una fotocellula che assorbe la luce. In seguito lo strumento digitale elabora i dati che riceve e li mostra sul proprio display. In commercio trovi 5 tipologie di ossimetri principali nella fattispecie da dito, palmari, da tavolo, da polso e pediatrici.
Si tratta di uno strumento non molto conosciuto nel mercato odierno soprattutto dagli utenti che non lavorano nell’ambito infermieristico, pertanto in questo articolo andremo a fare un po’ di luce sulle caratteristiche che contraddistinguono le tipologie di saturimetri abbiamo elencato sopra, in modo tale di sensibilizzare il numero maggiore di persone possibili su questa tipologia di prodotti che in alcuni casi può rivelarsi fondamentale.
Saturimetri da dito
Generalmente la sonda viene posizionata sul dito della mano, motivo per il quale si parla di saturimetri da dito, ma in alcuni casi può contare per il posizionamento sul lobo dell’orecchio. Non proprio l’uso tradizionale ma comunque efficace.
In secondo luogo, a prescindere dalle tipologia di saturimetro che si ha di fronte, il dispositivo presenta un piccolo display, o comunemente chiamato monitor. Questa parte si occupa dell’elaborazione e del calcolo di dati misurati. Nei dispositivi più sofisticati troviamo degli optional tecnologici che implica la presenza di notifiche sonore che avvisano quando si supera la soglia standard al verificarsi di dati anormali.
Saturimetri palmari
Il pulsossimetro palmare a differenza di quelli a dito comporta un costo maggiore, il quale si aggira intorno ai € 100 o poco più. La maggior parte di questi dispositivi si presentano come prodotti abbastanza tascabili seppur di dimensioni Maggiore rispetto la categoria che abbiamo analizzato nel paragrafo precedente.
Per quanto riguarda l’efficacia della misurazione, possiamo tranquillamente dire che questi dispositivi garantiscono una precisione invidiabile, ma è comunque consigliato non limitarsi al risultato della prima misurazione, ma bensì effettuare almeno due preso il più sicuro possibile preso il più sicuro possibile dei dati che si ha di fronte.
I pulsossimetri da tavolo garantiscono a loro volta una misurazione non invasiva del livello di saturazione del sangue e del battito cardiaco. Il loro uso non è rivolto a un target specifico in quanto possono essere utilizzati sia da bambini, adulti ,ma anche da persone anziane. Presentano delle dimensioni piuttosto maggiori rispetto alle tipologie analizzate nei paragrafi precedenti, motivo per il quale sono rivolti esclusivamente all’utilizzo per lo più domestico.
Ovviamente trattandosi di un dispositivo dalle dimensioni maggiori dispetti precedenti due, È sottinteso dire che si tratta di un prodotto con un display, o monitor, più grande più grande che consente di visualizzare i dati misurati in modo più semplice e nitido.
Si tratterà caratteristica non banale perché quando si parla di dispositivi legati al settore infermieristico o comunque sanitario, la comodità di utilizzo e la semplicità nello svolgere determinate misurazioni passa secondo piano, in questo caso però dai saturimetri da dito, passando per quelli da tavolo, è possibile effettuare tutte le misurazioni possibili in totale tranquillità, senza procedimenti complessi o particolari intoppi.
Per concludere, quale prodotto conviene comprare?
Non c’è un prodotto che prevale qualche modo sull’altro, in quanto si tratta di tre tipologie diverse ma comunque efficaci che svolgono loro compito egregiamente. La differenza sta nella comodità legata all’utilizzo, in base a cosa si preferisce, e le modalità con cui si vuole effettuare determinate misurazioni. Sostanzialmente quello che cambia sono le dimensioni, ma le funzionalità e le componenti di cui dispongono sono le stesse.